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“A tu per tu con…” MARCO BIZZOTTO

“A TU PER TU CON…” è un nuovo spazio di approfondimento a 360° con i protagonisti della nostra squadra!

Sogni, ricordi, aneddoti e curiosità per conoscere meglio chi, ogni domenica, ci fa tifare sempre più forte per il CALCIO ROSÀ!

Questa settimana la “RAFFICA DI DOMANDE” tocca a… MARCO BIZZOTTO

Quando sei nato e dove? 13.10.1994 a Bassano del Grappa.

Ruolo? Terzino sinistro.

Qual è la partita che ricordi con più affetto e perché? La partita che ricordo con più affetto è la partita dello scorso anno ai playoff contro la Godigese in casa loro. Siamo riusciti a vincere da sfavoriti, essendo loro i nostri acerrimi rivali. Quella è la partita che ricordo con più affetto e con più soddisfazione. 

Un gol che ricordi con particolare affetto? Beh, non facendone tanti, citerei un 2-2 contro il Caldogno in 9 contro 11. È stata una partita dura, finita con un bel pareggio.

Se potessi rigiocare una partita, quale sarebbe e perché? Rigiocherei assolutamente la finale dello scorso anno contro il Caldogno, che per un pelo non siamo riusciti a portare a casa. Saremmo andati in Eccellenza, probabilmente, quindi la rigiocherei volentieri.

Come è nata in te la passione per il calcio? In realtà avendo una famiglia molto numerosa, ho sempre giocato a calcio con tutti i miei cugini. Fin da piccolo, quindi, ho sempre giocato molto.  

Quali sono i tuoi primi ricordi legati al calcio? Assolutamente le partite con i miei cugini.

Hai un giocatore a cui ti ispiri? Non c’è un giocatore a cui mi ispiro, ma se posso dire un giocatore nel mio ruolo che reputo il migliore al mondo direi Marcelo.

Qualche domanda sulla vita di spogliatoio. Chi è il più lento tra di voi a farsi la doccia? Luca Gallina, io e lui siamo i più lenti.

Il tuo compagno più elegante, quello che ci tiene di più al look? Andrea Ganeo è senza dubbio il più elegante.

Il più casinista? Bella sfida qua… direi Domenico Lazzarotto.

Qual è il momento più importante legato al calcio e alla tua famiglia? Non c’è un episodio in particolare: tutte le volte che vedo la mia famiglia allo stadio a tifare per me, è un momento emozionante.

Qual è la scelta che rifaresti e quella che non rifaresti nel tuo percorso calcistico? Quella che rifarei è sicuramente essere rimasto a Rosà, perché mi trovo molto bene, grazie al gruppo e alla società. Non c’è, invece, una scelta che non rifarei, mi rimprovero di non averci creduto di più in alcune situazioni, ma non rimpiango nulla.

Se non avessi fatto il calciatore, quale sport ti sarebbe piaciuto praticare? Sicuramente non fossi un calciatore sarei un corridore, perché vengo da una famiglia di corridori.

Come ti vedi tra 10 anni e dove? Spero di giocare ancora a calcio fra 10 anni e magari di essere ancora a Rosà.

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