Questa settimana per la nostra rubrica dedicata al Settore Giovanile, parliamo di Filippo Cinel, giocatore degli Allievi Elite di mister Zoran Ljubisic.
Non è facile per un difensore arrivare a 10 gol, ma Filippo ce l’ha fatta. Ci racconta di lui il suo allenatore, che parla anche dei progressi nel percorso di crescita della squadra.
«Filippo Cinel ha sempre fatto il terzino sinistro, ma ora lo sto facendo giocare anche da centrale. Per un difensore arrivare a doppia cifra è un traguardo importante. L’ha raggiunto tirando rigori, d’accordo, ma anche i rigori bisogna saperli segnare. È un ragazzo educato, che merita anche per la dedizione, l’impegno e la serietà che ci mette. E poi per la bravura. A livello tecnico, è sicuramente un giocatore con personalità, tutti dicono che è un terzino, ma torno a ripetere che per me il suo futuro sarà da difensore centrale. Ha anche molta qualità nel costruire. Comunque ha 16 anni, quindi sia fisicamente che tecnicamente può solo crescere. Credo che tra un po’ per lui arriverà l’esordio in Prima squadra. Guardando la passione, l’impegno e la dedizione di Filippo, oltre che il suo ruolo, rivedo un po’ me da giovane.
Parlando della mia squadra, ci tengo a dire che io lavoro molto sul gruppo e i ragazzi sono molto affiatati. Tecnicamente siamo una squadra che gioca a calcio: questo era uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati con Spes Geremia all’inizio dell’anno e l’abbiamo raggiunto. Abbiamo lavorato moltissimo e non solo abbiamo mantenuto la categoria, ma siamo riusciti anche, a detta di tutti gli addetti ai lavori, a far sì che la squadra giocasse bene. A questa età è una cosa importantissima ed è quello che permette ai ragazzi di crescere. Questo è il mio credo, da sempre, e lo stiamo portando avanti con buonissimi risultati. Quando a tutte le partite l’avversario si complimenta con te dicendoti “complimenti, giocate davvero a calcio”, fa veramente piacere. Quindi non solo ci stiamo salvando, ma stiamo facendo crescere i ragazzi, che è la cosa più importante.
Sicuramente un tasto su cui continuerò a martellare sarà quello della personalità. È un aspetto fondamentale. Prendere l’iniziativa, buttarsi: quando un ragazzo ha la palla tra i piedi e sente tutto il piacere di giocare a calcio, lì io ho raggiunto il mio scopo. Sto cercando di trasmettere loro questo, ma c’è ancora qualcuno che come tocca palla non vede l’ora di passarla e liberarsene, non è semplice, ci vorrebbe un altro annetto di lavoro per riuscire a sistemare questa cosa, ma già vedere qualcuno – e Cinel è uno di questi – che si gusta il piacere di avere il pallone è una soddisfazione. Questa è la mia idea di far calcio, sarebbe un aspetto su cui punterei anche se allenassi una squadra di grandi. Direi che quest’anno i ragazzi hanno assorbito il coraggio di giocare e di godersi la palla».