Questa settimana per il nostro approfondimento sul Settore Giovanile, puntiamo i riflettori su Fabiano Mavriqui, Esordienti 2007, cresciuto molto in queste tre stagioni nel nostro progetto.
Nell’ultimo weekend, ha giocato un tempo in ogni reparto (difesa, centrocampo, attacco), segnando due gol nella buona prestazione di tutta la squadra contro i pari età del Cittadella.
Mister Giovanni Coppeta ci racconta le potenzialità di questo giocatore e le caratteristiche di tutto il suo gruppo.
«Fabiano Mavriqui è un pò il sunto di quello che deve essere un nostro giocatore. Io alleno gli Esordienti 2007 “selezionati”. Cosa significa? Significa che nel gruppo che il Rosà aveva di 2007, questi ragazzi sono quelli un pochino più pronti. Sto lavorando con loro da quest’anno, siamo partiti a fine agosto con un torneo in Umbria, che è servito da ambientamento. A me questi tre giorni in Umbria hanno permesso di approfondire la conoscenza con i ragazzi, per partire al rientro con gli allenamenti per la stagione in corso. Questo è il secondo anno che sono a Rosà. L’anno scorso ho avuto un gruppo di 2005 e devo dire che quello che ho notato adesso, lavorando con i miei ragazzi, è che il Rosà con i giovani sta facendo un ottimo lavoro. Mi spiego meglio: nonostante il gruppo con cui lavoro quest’anno sia più giovane d’età rispetto a quello dello scorso anno, posso dire di trovarmi davanti a dei ragazzi potenzialmente più avanti, questo significa che i semi piantati negli anni stanno germogliando bene, perché c’è un ottimo lavoro di base, che si sta perfezionando negli anni.
La stagione sta andando molto bene, al di sopra delle mie aspettative. Mi avevano presentato i ragazzi come un’ottima squadra, sia come affiatamento che a livello tecnico, quindi mi aspettavo di fare bene, ma non così tanto. Quello che ho visto, è una squadra che ha delle buonissime basi e che può crescere ancora tanto. La cosa che mi stupisce tanto di questi ragazzi è che sono molto ricettivi, apprendono velocemente, quasi da mettermi in difficoltà nel trovare per loro stimoli nuovi. Per me è stimolante.
Il lavoro che sto facendo quest’anno con i ragazzi va per obiettivi: nel senso che ci sono dei micro cicli durante i quali lavoriamo per raggiungere obiettivi tecnici. Sto cercando di dare loro anche degli input di tattica individuale. La metodologia che usiamo è legata al Coerver coaching, a cui la società è affiliata ed io cerco di seguirne tutti i dettami, applicandoli ad ogni allenamento. L’obiettivo è quello di creare dei giocatori più completi possibile: pensanti, abili, preparati tecnicamente e versatili.
Fabiano, come dicevo, incarna perfettamente questo tipo di giocatore, perché in ogni reparto fa un ottimo lavoro, per il beneficio di tutta la squadra. Fabiano è un ragazzo molto educato, molto rispettoso, che si applica al massimo. È difficile capiti che venga richiamato per una mancanza, ma per far capire quanto ci tiene, posso raccontare che quando succede che gli correggo un errore o che gli do un consiglio su qualcosa che magari non gli è riuscito perfettamente, si arrabbia moltissimo con sé stesso, ci rimane male. Questo non perché sia permaloso, ma perfezionista e preciso. È forte fisicamente, molte veloce, fa bene coi piedi e di testa: è davvero un giocatore completo».