Questa settimana per la nostra rubrica dedicata al Settore Giovanile facciamo tappa dai Giovanissimi 2005 di Mister Alessandro Maso, Stella Azzurra Sant’Anna.
Dopo alcune partite con vari problemi in rosa dovuti ad assenze, malanni ed impegni religiosi, il gruppo è tornato alla vittoria e Matteo Pace, con il gol di questa partita, è arrivato a quota 20 reti in campionato.
Abbiamo fatto il punto della situazione con il mister, che ci ha fatto il quadro sull’andamento della stagione e della squadra.
Mister, dopo un periodo grigio torna il sole: quanto, al di là della crescita dei ragazzi, è anche importante vincere?
Ti direi fondamentale a livello di umore. Si dice che bisogna andare in campo per divertirsi e che la vittoria non è importante. Qualcuno ha detto che il pensiero di Pierre de Coubertin non era proprio così ed io sono d’accordo, nel senso che se si va in campo solo per partecipare, l’impegno, l’attenzione e lo sforzo vengono un po’ sminuiti ed i ragazzi potrebbero pensare basta scendere in campo e come va va. Beh, non è così. Bisogna andare in campo portando tutte le condizioni necessarie a vincere, l’obiettivo finale deve essere quello. Noi dobbiamo sempre meritare la vittoria, se perdiamo deve essere solo perché l’avversario dimostra di meritarla più di noi. Lo scopo deve essere sempre meritare la vittoria, che poi arrivi o no, io devo uscire dal campo a testa alta. Lo sport vive di emozioni: se andiamo in campo solo per partecipare, se vinciamo o perdiamo non cambia niente. E così non deve essere, bisogna arrabbiarsi, essere dispiaciuti. Ovvio che non bisogna andare in crisi, si parla di sport e ci sono cose più importanti, ma se una persona ci tiene a quello che sta facendo, sicuramente lo farà in modo migliore. Questo è un atteggiamento che i ragazzi possono trasportare anche in altri ambiti della loro vita, come quello scolastico. Per concludere, posso dire che la vittoria non è il fine ultimo, ma sicuramente quando c’è la vittoria, durante la settimana si lavora meglio. Mi ricordo la frase di Gigi Riva che diceva “il gol è quello che mi fa star bene tutta la settimana”… ecco, per noi la vittoria deve essere quello che ci fa star bene tutta la settimana.
Matteo Pace è arrivato a quota 20 gol in campionato. Un bel traguardo! Cosa gli hai detto domenica?
Lui è il terminale della nostra squadra, diciamo che è quello che ha più confidenza con il gol. Da parte sua, questo è un premio per il suo impegno. Cosa gli ho detto domenica? Beh, io sarei un po’ esigente, lo sono sempre stato. Quando giocavo lo ero con me e con i miei compagni, oggi lo sono con i ragazzi che alleno. Alla fine c’è stata un’occasione a tu per tu con il portiere che Matteo non è riuscito a concretizzare: ecco, io gli ho fatto un apprezzamento per il traguardo raggiunto, ma gli ho fatto anche notare come non ripetere l’errore. Trattandosi di settore giovanile, i ragazzi stanno facendo un percorso di crescita, quindi è giusto accompagnarli. Si va in campo di squadra, ma ognuno con i propri obiettivi da singolo.
Nella prossima stagione dovrete difendere la categoria Elite. Quali sono le difficoltà?
I 2004 hanno dovuto riconquistare la categoria, dopo che io come allenatore con la squadra 2003 l’abbiamo persa l’anno scorso. So benissimo, quindi, a cosa andiamo incontro. Sarà la terza volta che affronterò questa categoria, è una categoria tosta, ci sono i migliori giocatori di tutte le società dilettantistiche del Veneto. Bisogna lavorare tanto ed avere fortuna, nel senso che bisogna avere pochi infortuni e di lieve entità. Con Spes e con Guerrino, che sono i responsabili con i quali mi interfaccio quotidianamente, sappiamo che la squadra andrà rinforzata. È una categoria fisica, difficile e poi di solito il Rosà è sempre inserito nel girone D, questo vuol dire confrontarsi con il Belluno, con il Feltre, con la Liventina, con il Montebelluna, con il Giorgione… società che hanno una storia importante e squadre di una certa caratura. È un bellissimo campionato, perché ci si confronta con squadre strutturate, che giocano un buonissimo calcio. L’anno scorso noi abbiamo affrontato i campioni d’Italia della Liventina, è un bel test. Bisognerà crescere a livello fisico, a livello tecnico e a livello di approccio ed atteggiamento per potere giocarsela. Sarà una bella sfida. Ci tengo a fare i complimenti a Mister Petucco e a tutti i ragazzi della rosa per l’obiettivo raggiunto. Per quanto riguarda noi, sarà necessario far crescere il più possibile i ragazzi, per farli trovare pronti ad affrontare questo impegnativo, quanto stimolante campionato.