A poche settimane dalla sosta, abbiamo intervistato il presidente Alessandro Simioni per fare il punto sul suo Rosà.
Presidente, qualche difficoltà iniziale, ma ora avete trovato continuità, con una serie di risultati importanti. La zona playoff è ad un passo: come giudica questa prima parte di stagione? Cosa le è piaciuto e cosa meno?
I nostri obiettivi erano chiari: arrivare ai playoff come lo scorso anno, per la soddisfazione dei ragazzi e della società. Non facciamo sogni al di fuori della nostra portata, stiamo con i piedi per terra, allineati a quella che è la nostra realtà. Il nostro obiettivo è sempre stato chiaro: puntare ad avere in squadra un buon numero di giovani del nostro vivaio. I 15 giovani all’interno dei 22 giocatori che compongono la rosa della prima squadra credo lo dimostrino. Questa è la nostra soddisfazione più grande. Siamo partiti un po’ incerti, ma considerato che abbiamo cambiato il mister dopo sei anni di collaborazione con Manolo Destro, è normale che Marco Fabbian debba prendere confidenza con l’ambiente e con i ragazzi. Credo sia normale che nelle prime partite ci sia stata qualche difficoltà in più. Lavorando di buona lena, con il supporto dei suoi collaboratori e la fiducia della società e con un gruppo importante fatto da ragazzi in gamba, il mister ha trovato la giusta chiave ed ora abbiamo trovato una certa continuità di risultati.
Lei, come presidente, è soddisfatto al 100% o sotto qualche aspetto si aspettava di vedere qualcosa di diverso?
Ho visto quello che mi aspettavo. Ci sono state alcune partite in cui ci meritavamo di vincere, ma non voglio tirare in ballo la malasorte, perché la fortuna bisogna andare a cercarsela. Credo che manchi un po’ la cattiveria, la fame che ci dovrebbe essere in determinate circostanze. Forse in quello possiamo crescere: nella cattiveria agonistica che serve quando ti trovi davanti al portiere. Sono molto contento, sia dei ragazzi che del mister.
Cosa devono aspettarsi i tifosi del Rosà: ci saranno novità dal mercato?
No, non ci sarà nessuna novità. Cerchiamo di tenere la rosa così com’è, verrà piuttosto inserito qualche altro giovane, per consentirgli di fare esperienza. Ne abbiamo di davvero validi. Puntare sui giovani è il “credo” della nostra società e non lo diciamo per dire, per farci propaganda. Non ci sono molte realtà che hanno 15 giovani nella rosa della prima squadra.