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Intervista giallonera con… il capitano!

“LE INTERVISTE GIALLONERE” sono uno spazio di approfondimento a 360° con i protagonisti del Rosà! 

A poche settimane dall’inizio del campionato, approfittando degli ultimi giorni di ferie, abbiamo intervistato il nostro capitano LUCA GALLINA. Chi meglio di lui può fare da “ponte” fra la vecchia e la nuova stagione? In bocca al lupo Luca e… buona lettura a tutti!

Come stai trascorrendo questi mesi di transizione tra una stagione e l’altra?
Sono stati dei mesi un po’ di movimento, ci sono stati alcuni cambi all’interno del Rosà e quindi c’è stata una sorta di stand-by, ma ora tutto risolto e siamo pronti a ripartire.

Si dice che è importante imparare dai propri errori: quali sono quelli fatti nella scorsa stagione, a tuo avviso, da non ripetere nella prossima?
Lo scorso anno, a mio avviso, abbiamo fatto un gran campionato. Dopo l’addio di Manolo Destro, il mister che è arrivato, Marco Fabbian, si è messo subito a disposizione e noi abbiamo fatto lo stesso con lui. Se non ricordo male, nel mese di febbraio abbiamo fatto un punto in otto partite e questo ci ha un po’ penalizzato nella rincorsa ai primi posti. Sicuramente poi aver perso in casa con il Cassola e con il Longare è stato fatale per noi. Detto questo, io la ricordo come una stagione positiva, anche se non siamo arrivati a fare i playoff.

Quali sono le aspettative e le ambizioni per la prossima stagione?
Partiamo sempre volando basso: prima si fanno i punti per mantenere la categoria e poi quello che viene in più è tutto di guadagnato. A mio avviso se non parti con questa idea – soprattutto l’anno prossimo che sarà un campionato ancora più difficile con davvero belle squadre – fai fatica a raggiungere questi obiettivi più ambiziosi. Io, quindi, partirei con questa mentalità.

La rosa è praticamente la stessa dello scorso anno con qualche new entry. Che gruppo sarete? Compatto, coeso…?
Abbiamo perso tre o quattro giocatori, tra cui Elia De Rossi, Andrea Ganeo e qualche giovane. Sono delle perdite importanti, Elia era con noi da oltre dieci anni, era un punto di riferimento. Sicuramente i giocatori che sono arrivati al posto di quelli che se ne vanno saranno all’altezza. Non ho nessun tipo di dubbio o di preoccupazione su questo. Sono certo che il nostro punto di forza sarà come sempre l’unione del gruppo, è quello che fa la differenza in particolare nelle categorie come questa. Chi ha più qualità sicuramente riesce a spuntarla, ma chi non ha il gruppo difficilmente riesce ad andare lontano.

Tu sei una figura importante nella famiglia giallonera: che consiglio o augurio ti senti di fare agli altri giocatori, in particolare ai più giovani?
Ai più giovani quello di mettersi a disposizione dei più vecchi. A volte non è facile rapportarsi, a volte i giovani se la prendono – anche se a Rosà non mi è mai successo, sono tutti bravissimi – invece si dovrebbe vederla come un’opportunità di arricchire il proprio bagaglio personale, quando i più vecchi ti dicono qualcosa. Ripeto però che a Rosà questo non accade, conosco i nostri giovani e quindi vado sereno. Per i nuovi arrivati spero non abbiamo problemi ad inserirsi nel nostro gruppo, ma non li ha mai avuti nessuno, quindi sono tranquillo anche da questo punto di vista.

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