Intervista “insolita” a Edoardo Bonin e il suo “Dream Team”
Presentati ai tifosi: chi è Edoardo Bonin?
Sono un ragazzo di trentuno anni, che fa parte del Calcio Rosà da due anni e mezzo. Per motivi di lavoro posso essere partecipe a regime molto ridotto, il mio ruolo sarebbe quello di difensore, ma da un anno e mezzo ormai non gioco quasi più, mi alleno e basta. Io sto a Rosà per il gruppo: siamo molto uniti e la società è seria. Sono arrivato a Rosà grazie a Manolo Destro e quando lui ha saputo che volevo smettere mi ha chiamato per chiedermi se avevo piacere di continuare ad allenarmi lì. Così ho fatto, per il gruppo e per l’ambiente. La domenica comunque sono sempre presente ed a disposizione. Sono solo l’attaccamento alla società e la mia forte passione a muovermi: il lunedì parto per lavoro, torno il venerdì sera e vado ad allenarmi con i ragazzi, la domenica sono sempre con loro… è evidente quanto sia importante per me!
Se dovessi scegliere tra i tuoi compagni a quale far tirare un rigore decisivo, che nome mi faresti?
Qualsiasi cosa io la farei fare a Luca Gallina: per me lui è l’emblema, sia della società che del calcio.
Sei più un tipo da Playstation o da serie tv?
Nessuna delle due opzioni, ti rispondo sport tutta la vita! Io gioco a calcio, a tennis, vado in bici, in palestra… questa è la mia passione!
Immagina di iscriverti ad un torneo di calcetto: vuoi vincere assolutamente. Dimmi la tua squadra:
Tutti gli ’88: io, Luca Gallina, Andrea Loro, Nicolò Lazzarotto e Alberto Battaglia, nuovo arrivato.