Il Calcio Rosà è uno dei poli sportivi più importanti del Veneto, grazie agli oltre 300 bambini che giocano a calcio con la maglia giallonera.
Per questo motivo, approfitteremo di questo periodo per realizzare una serie di reportage sul nostro Settore Giovanile… iniziando dagli Juniores di mister Valentino Me.
Mister, un bilancio del 2018: quali erano le aspettative e quali sono stati, invece, gli obiettivi centrati?
Sicuramente le aspettative erano maggiori dei risultati che effettivamente abbiamo raggiunto. I punti portati a casa e i risultati sono inferiori alle nostre potenzialità. Spesso per sfortuna, a volte per capacità o poca determinazione, sta di fatto che in classifica non siamo dove speravamo di essere.
Cosa manca, quindi, secondo lei alla squadra per fare un salto di qualità?
Partendo dall’idea che il nostro obiettivo è sempre quello di formare i ragazzi per la Prima Squadra e non tanto di focalizzarci solo sui risultati del campo, devo dire che è mancata un po’ di buona sorte. Abbiamo perso tante partite subendo gol negli ultimi minuti e poi dobbiamo migliorare sotto porta, essere più incisivi: segnamo pochi gol rispetto a quelli che potremmo fare.
Quali sono gli obiettivi per il 2019?
L’obiettivo principale, mi ripeto, è quello di formare e far crescere i ragazzi affinché siano pronti per la Prima Squadra. Devono migliorare soprattutto a livello di mentalità ed intensità, oltre che nella concentrazione.
Ci sono ragazzi che possono già ambire alla Prima Squadra?
Sì, sicuramente. Il Rosà lavora in prospettiva e la politica della società, che ho toccato con mano in questi quattro anni, è quella di credere nei giovani e di lanciarli. Posso dire che già l’anno prossimo qualcuno avrà modo di allenarsi con la Prima Squadra. Poi si vedrà in campo: è qui che si decidono le sorti dei giocatori.