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La nostra “formazione”: presentiamo gli allenatori del Settore Giovanile

Dino Agostini, mister Giovanissimi Sperimentali Calcio Rosà

Mister, ci racconta chi è Dino Agostini e come è iniziata la sua carriera nel mondo del calcio?
Ho cominciato a giocare a calcio ormai una vita fa. Ho fatto il settore giovanile nell’Atalanta, poi sono stato trasferito al Padova, sono passato alla Fermana e poi al Suzzara. Ad un certo punto ho deciso di smettere di giocare per dedicarmi allo studio, cosa che non avevo fatto da giovane. Ho iniziato così a fare l’allenatore, ruolo che ho ricoperto per dieci anni a Montebelluna, nove nel Settore Giovanile e l’ultimo con la Prima squadra. Mi sono fermato al decimo anno, in quanto l’azienda di famiglia era cresciuta molto e c’era bisogno anche del mio contributo. Così ho smesso col calcio, fino a quando, cinque anni fa, è arrivata la chiamata del Rosà. Ho voluto mettermi alla prova: ho fatto corsi di aggiornamento in Veneto e fuori Veneto e li sto continuando a fare.

Qui a Rosà lei ha sempre lavorato con i Pulcini, quest’anno, invece, avrà i Giovanissimi Sperimentali. Come vive questo cambio di categoria e cosa pretenderà dal suo nuovo gruppo?
A Montebelluna ho sempre allenato Giovanissimi ed Allievi, quindi non è un cambio categoria che mi spaventa, non credo troverò difficoltà ad ambientarmi con questo nuovo gruppo. I prerequisiti che pretendo sono educazione e rispetto, tra di loro, nei confronti dei superiori, degli avversari e dell’arbitro. Se mancano questi due elementi non potrò lavorare con loro, se troverò, invece, questi due requisiti, allora si potrà lavorare assieme. Avete presente l’antico acronimo SPQR? Ecco, l’ho adottato per sintetizzare quali sono i miei obiettivi a livello tecnico.  S: super rapidità – P: possesso palla – Q: qualità di giocata – R: ricerca del passaggio più semplice.

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